Indice Paragrafo precedente Paragrafo successivo 4. Rette parallele tagliate da una trasversale
Consideriamo due rette parallele r ed s e una terza retta t che le tagli. Si intuisce che gli angoli evidenziati in figura qui a fianco, chiamati angoli corrispondenti, devono essere uguali (o meglio congruenti cioè sovrapponibili): la retta t ha infatti la stessa inclinazione rispetto alle rette r ed s che sono parallele. Potete immaginare di muovere rigidamente un angolo fino a sovrapporlo all'altro, facendo "scorrere" la retta t su se stessa (si tratta di una traslazione).
Analogamente si intuisce che i quattro angoli ottusi della figura seguente sono tutti tra loro uguali.
Si dimostra il seguente teorema:
le rette r ed s sono parallele e t è una trasversalee per tesi gli angoli corrispondenti 1 e 2 indicati in figura qui a fianco sono uguali (congruenti)
Euclide procede "per assurdo". Supponiamo per assurdo che gli angoli 1 e 2 non siano uguali; potremo allora tracciare una retta u, passante per il punto A, che formi con t un angolo 3 uguale all'angolo 2. Tale retta è distinta da r, a causa del diverso angolo che forma con t, ed è parallela ad s in forza del teorema 2. Ciò contraddice il quinto postulato: per il punto A passerebbero due distinte rette parallele ad s (le rette r ed u). Allora gli angoli 1 e 2 devono essere uguali. Notate che qui la questione cruciale è l'unicità della parallela per A.
(*) Chi fosse interessato ad una trattazione elementare ma completa della questione può consultare il testo Lazzarini-Sarnataro, Geometria - ETAS. Nel testo si assume un sistema completo di assiomi per la geometria euclidea basato sull'impostazione di Birkhoff. |