Indice Paragrafo precedente Paragrafo successivo 11. Geodetiche sul cubo
E' chiaro che su ogni faccia di un cubo gli archi geodetici sono segmenti; l'unica cosa da capire è come una linea geodetica "attraversi" uno spigolo. Osservate la scatola in figura (non è essenziale che sia cubica): un elastico è stato teso tra i punti P e Q che si trovano su facce consecutive.
Ci rendiamo conto di una semplice regola che caratterizza le geodetiche sul cubo: gli angoli α e β che l'elastico forma con lo spigolo sono uguali. Del resto se rappresentassimo le due facce in questione nel piano (vedi figura a fianco) ci renderemmo conto che gli angoli α e β sono angoli opposti al vertice.
Possiamo convincerci che le linee r ed s sono geodetiche anche considerando due opportuni sviluppi del cubo nel piano (vedi figura seguente): le linee r ed s sulla superficie del cubo corrispondono a due segmenti sullo sviluppo (i cui estremi saranno identificati quando il cubo verrà assemblato nello spazio).
Le due geodetiche r e s appaiono, dal nostro punto di vista tridimensionale, rispettivamente come un quadrato e come un esagono regolare (possiamo ottenerle segando la superficie del cubo con due piani opportuni); ma dal punto di vista intrinseco di una creatura bidimensionale sarebbero delle rette.
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